Adesso vi propongo di togliervi le pantofole e di uscire di casa per una piccola caccia al tesoro che condirà la bizzarra storia che sto per raccontarvi. Recatevi in centro, andate in piazza dei Signori e prendetevi qualche minuto per ammirarne la bellezza travolgente. Con quelle case tutte colorate, i balconcini, i portici e l'enorme orologio astronomico, i tavolini fuori e il giusto cielo non potrete non pensare che in alcuni momenti Padova offre davvero una scenografia degna di nota. Questa piazza ha molte storie da raccontare. Sulla chiesa di San Clemente è collocata una lapide che ricorda "il grave et atroce delitto commesso da diversi sbirri" contro alcuni studenti, avvenuto il 15 febbraio 1722; su una palazzina spicca la targa che ricorda che lì visse Lina Merlin), quella della legge Merlin, per intenderci. E ancora, su una delle colonne che reggono il portico verso piazza della Frutta è incisa una memoria dello scoperchiamento del Palazzo della Ragione a causa di una tromba d'aria nel 1756, mentre una simpatica iscrizione ottocentesca sull'altro lato della targa invita a tenere pulita la piazza. Ma questa piazza è famosa per il suo orologio, legato a una leggenda di cui vi ho già parlato. Adesso voglio raccontarvi un'altra storia, meno nota ma altrettanto curiosa. Tenendovi l'orologio di fronte andate in direzione dell'angolo della piazza sulla vostra destra, quello verso via Dante, per intenderci. Non scendete dalla parte rialzata e non superate il leone di san Marco. Lì, sul plateatico e probabilmente nascosto sotto qualche tavolino, dovreste riuscire a scorgere il disegno di una lira accompagnata da una strana incisione: "P.G. 15/07/81". La leggenda narra che qui un tempo si trovasse la bottega del Caffè Genio e che d'estate le mamme con le figlie usassero sedersi nella veranda di questo locale scrutando ciò che il mercato offriva in quanto a buoni partiti. Uno di questi scapoloni era proprio un non meglio identificato P.G., ricco ed elegante giovane di provincia, che portava una cravatta su cui era appuntata una spilla a foona di lira. I primi giorni di luglio del 1881 il misterioso scapolo perse la sua spilla e la cercò invano per molto tempo. Il 15 di luglio tornò in città e, rifacendo lo stesso percorso, ripassò per la piazza e la ritrovò proprio in quel punto del selciato. Tanta fu la felicità che per ricordare lo strano episodio fece incidere sulla pietra l'oggetto a lui tanto caro, le sue iniziali e la data del ritrovamento. |
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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori |